Brief report

Si è tenuta a Bologna il 27 marzo la 10a edizione della Conferenza Nazionale GIMBE alla quale sono intervenuti oltre 400 partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane e rappresentativi di tutte le professioni sanitarie. La Conferenza, sostenuta interamente dalla Fondazione GIMBE senza apporto di sponsor istituzionali o commerciali, ha puntato i riflettori sulla riduzione degli sprechi e sull’aumento del value in sanità, quale strada maestra per contribuire alla sostenibilità del SSN.

Nella presentazione del Framework GIMBE per il disinvestimento in sanità il Presidente Nino Cartabellotta, integrando evidenze scientifiche internazionali e dati pubblicati dalle Istituzioni nazionali, ha aggiornato il quadro di sprechi e inefficienze che nel 2014 erodono oltre 25 miliardi di euro: sovra-utilizzo di interventi sanitari inefficaci e inappropriati, frodi e abusi, tecnologie sanitarie e beni e servizi non sanitari acquistati a costi eccessivi, sotto-utilizzo di interventi sanitari efficaci e appropriati, complessità amministrative e inadeguato coordinamento dell’assistenza.

Gianpiero Fasola, Sandra Petraglia, Giuseppe Recchia, Giuseppe Remuzzi, Walter Ricciardi e Roberta Siliquini, ospiti del Forum “Scienza, Ricerca e Sanità: innovazione fa sempre rima con sostenibilità?”, si sono confrontati sulla difficile compatibilità tra innovazioni farmacologiche e tecnologiche e sostenibilità delle cure. Rispondendo alle provocazioni del Presidente Nino Cartabellotta, hanno discusso sulla necessità di potenziare la ricerca comparativa sull’efficacia degli interventi sanitari (già prevista tra gli impegni dei nuovi LEA), sulla inderogabile necessità di definire a livello istituzionale il concetto di value per rimborsare le innovazioni tecnologiche e sulla necessità di un maggior senso di responsabilità dell’industria nel definire i prezzi dei farmaci innovativi.

Dall’analisi delle contraddizioni tra diseguaglianze e diritto costituzionale alla tutela della salute è nata  la partnership tra Fondazione GIMBE e Associazione Dossetti, che richiedono al Senato una modifica dell’articolo 117 del Titolo V per  restituire realmente allo Stato il ruolo di garante del diritto alla tutela della salute delle persone e assicurare l’uniforme attuazione dei LEA su tutto il territorio nazionale.

Il Premio Evidence 2015 è stato assegnato al Prof. Giuseppe Remuzzi - Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII e coordinatore della ricerca presso l’Istituto Mario Negri di Bergamo - per aver “pubblicato rilevanti evidenze scientifiche, contribuendo in maniera rilevante al progresso delle conoscenze in ambito nefrologico e l’impegno volto a diffondere la cultura della scienza tra i cittadini italiani”. Il Premio Salviamo il Nostro SSN 2015 è stato conferito al Ministero della Salute per “il costante impegno del Ministro nell’evitare ulteriori tagli a SSN, il contributo determinante per giungere alla sottoscrizione del Patto per la Salute, il continuo richiamo alle Regioni per impegnarsi a ridurre sprechi e inefficienze senza rinunciare all’incremento del Fondo Sanitario Nazionale e per l’ambizioso traguardo raggiunto con l’aggiornamento dei LEA”. Il Ministro Lorenzin, impossibilitata a ritirare personalmente il premio, ha ribadito nel messaggio inviato che “il nostro servizio sanitario è un bene comune che va difeso, potenziato e innovato. Ma perché ciò sia possibile occorre mettere assieme tutte le energie, confrontare le buone pratiche, creare un rapporto sinergico tra tutti i protagonisti coinvolti e, soprattutto, realizzare un SSN sostenibile […] incrementando le capacità di convertire le risorse in valore”.

La borsa di studio “Gioacchino Cartabellotta” istituita dalla Fondazione GIMBE è stata assegnata a Corrado Iacono per verificare quanti fra i 207 progetti finanziati dall'AIFA, con quasi 100 milioni di euro, sono stati pubblicati e quanti, invece, sono ancora in corso, sono stati interrotti oppure completati ma non pubblicati.

Infine, otto progetti di eccellenza del Laboratorio Italia, realizzati nelle Aziende sanitarie utilizzando le evidenze scientifiche per guidare l’appropriatezza professionale e i reali bisogni dei pazienti per riorganizzare i servizi, hanno dimostrato che il processo di disinvestimento è una mission possible.

I GIMBE Awards individuale e 4Young sono stati assegnati rispettivamente a Sebastian Grazioso (Azienda USL di Reggio Emilia) e Matteo Scardino (Città della Salute e della Scienza, Torino). L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese si è aggiudicata il GIMBE Award aziendale.